Lavatrice, la temperatura perfetta per non rovinare il bucato: l’errore che fanno in molti

Un errore che fanno in tanti e compromette il bucato: ecco qual è la temperatura perfetta quando fai la lavatrice.

Quando si tratta di fare il bucato, una delle domande più comuni riguarda la scelta della temperatura ideale per lavare i vestiti. Abbiamo sempre paura che possiamo combinare qualche guaio che poi diventa praticamente impossibile risolvere, o quasi!

Lavatrice
Lavatrice, qual è la temperatura perfetta per non rovinare il bucato – Feres.it

La risposta a questa domanda è fondamentale non solo per preservare la qualità dei tessuti ma anche per mantenere i colori vividi, prevenire il restringimento e garantire un bucato igienico, libero da batteri e allergeni.

Lavatrice, qual è la temperatura perfetta per il bucato

La selezione della temperatura adatta varia in base al tipo di tessuto. Alcuni capi possono tollerare temperature elevate, necessarie per una pulizia profonda e un’igienizzazione ottimale, mentre altri richiedono un approccio più delicato con temperature basse o addirittura il lavaggio a freddo.

donna che fa la lavatrice
Lavatrice, come non rovinare il bucato: questa la temperatura perfetta – Feres.it

Per orientarsi nella scelta della temperatura giusta è essenziale partire dall’etichetta del capo che fornisce indicazioni precise sul metodo di lavaggio consigliato. Tuttavia, esistono alcune linee guida generali che possono aiutare anche in assenza di indicazioni specifiche.

  • Lino: questa fibra naturale richiede attenzioni particolari. Per i capi in lino bianco si può optare per una temperatura fino a 60 gradi mentre per quelli colorati è preferibile non superare i 40 gradi.
  • Lana: prima di inserire un capo in lana nella lavatrice è cruciale verificare sull’etichetta se tale procedura è consentita. In caso affermativo, si raccomanda di utilizzare un ciclo delicato con una temperatura massima di 30 gradi.
  • Seta: il lavaggio della seta in lavatrice è generalmente sconsigliato ma se l’etichetta lo permette, bisogna selezionare un programma delicato senza superare i 30 gradi ed evitando ammorbidenti che potrebbero danneggiarla.
  • Cotone: i capi in cotone bianco possono essere lavati fino a 90 gradi mentre quelli colorati richiedono temperature inferiori ai 60 gradi. Un risciacquo breve e una centrifuga bassa sono consigliati per preservarne la qualità.
  • Jeans: la temperatura ideale varia tra i 30 e i 40 gradi. Per jeans molto sporchi non elasticizzati si può arrivare fino a 60 gradi. Rivoltarli prima del lavaggio aiuta a conservarne colore e qualità nel tempo.
  • Capi sintetici: tessuti come acrilico, cloro-fibra, elastan, nylon o poliestere dovrebbero essere trattati con temperature tra i 30 e i 40 gradi per evitare danneggiamenti dovuti al calore.

Oltre alla corretta selezione della temperatura, alcuni accorgimenti pratici possono fare la differenza nel risultato finale del bucato: separazione dei capi chiari da quelli scuri, dosaggio adeguato del detersivo, utilizzo dell’ammorbidente solo quando necessario e riduzione dell’utilizzo della centrifuga dove possibile sono tutti fattori che contribuiscono alla cura dei tessuti durante il processo di lavaggio.

Comprendere le esigenze specifiche dei diversi tipi di tessuto e seguire le linee guida generali sulla scelta della temperatura può significativamente migliorare l’efficacia del processo di pulizia mantenendo allo stesso tempo integre le caratteristiche originali dei nostri indumenti preferiti.

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