Le pensioni di marzo 2025 si preparano a seguire un calendario che prevede due date di accredito differenti. Ecco le novità sui pagamenti.
Con il mese di febbraio che volge al termine, i pensionati italiani si preparano a un nuovo appuntamento con l’accredito delle pensioni di marzo 2025. Come accaduto a febbraio, anche a marzo la data di pagamento cambierà a seconda del tipo di conto bancario del beneficiario, con una distinzione tra chi riceve l’importo su un conto corrente bancario e chi ha un conto presso Poste Italiane.

Le modifiche non si fermano qui. Sono previste altre importanti novità nei prossimi mesi riguardanti il calendario di pagamento, oltre a un aggiornamento sulle rivalutazioni delle pensioni. La questione degli importi, delle trattenute fiscali e dei conguagli, continua ad evolversi ed i pensionati sono sempre più incerti. Cosa cambierà a partire da marzo e come prepararsi?
Pensioni: il calendario dei pagamenti di Marzo 2025
Questo è solo l’inizio di un periodo di aggiornamenti e cambiamenti che interesseranno milioni di italiani nei prossimi mesi. Il mese di marzo si preannuncia particolarmente significativo sotto diversi aspetti, ma molte novità interesseranno anche i mesi a venire per cui meglio essere pronti a tutto.
Tanto per iniziare il mese di marzo 2025 segnerà un‘importante continuità con il mese precedente in termini di date di pagamento delle pensioni. L’INPS ha già ufficializzato il calendario dei pagamenti, che seguirà due linee temporali diverse, a seconda del tipo di conto bancario dei pensionati. A partire dal 1° marzo, riceveranno l’accredito coloro che ricevono la pensione su un conto presso Poste Italiane mentre chi ha un conto corrente bancario dovrà attendere il 3 marzo.

Queste differenze nel calendario dei pagamenti, sono destinate a persistere anche per il mese di marzo 2025, ma la buona notizia arriva con l’anticipazione che, a partire da aprile, non ci saranno più distinzioni.
Un aspetto fondamentale del 2025 che vi abbiamo accennato riguarda la rivalutazione delle pensioni, iniziata dal 1° gennaio. Secondo il decreto interministeriale del 15 novembre 2024, la pensione subirà un aumento dell’0,8%, ma con modalità differenziate a seconda dell’importo. Le pensioni più basse, infatti, beneficeranno di un aumento più consistente rispetto a quelle più alte. La legge prevede che il 100% dell’aumento vada alle pensioni fino a quattro volte il minimo, il 90% a quelle tra quattro e cinque volte il minimo, e il 75% a quelle superiori a cinque volte il minimo. Questi incrementi saranno visibili a partire dal prossimo mese, ma non sono previsti conguagli.
Oltre alle rivalutazioni, ci sono altre misure che riguardano i pensionati con un reddito annuo complessivo inferiore a 18.000 euro. L’INPS ha specificato che per questi beneficiari sono previsti conguagli a debito superiori ai 100 euro che potranno essere rateizzati, spalmando l’importo su più mesi fino a novembre 2025. Questo intervento che mira ad alleviare il peso fiscale sui pensionati, è particolarmente importante per chi ha pensioni basse, evitando che un’unica trattenuta possa causare difficoltà economiche improvvise.

Ad ogni modo è ormai ufficiale il calendario di pagamento delle pensioni per l’intero anno . Oltre alle date di marzo, che già abbiamo anticipato, i pagamenti per i mesi successivi seguiranno la regola del primo giorno del mese, con eccezioni dovute a festività. Qui di seguito, le date più importanti:
Aprile: pagamento il 1° aprile.
Maggio: pagamento il 2 maggio (il 1° è festivo).
Giugno: pagamento il 3 giugno (il 1° è domenica, il 2 è festa).
Luglio – Ottobre: pagamento il 1° di ogni mese.
Novembre: pagamento il 3 novembre (il 1° è festa, il 2 è domenica).
Dicembre: pagamento il 1° dicembre.
Con queste date, i pensionati avranno finalmente chiarezza sulla tempistica dei pagamenti, che seguiranno un ritmo regolare, con poche eccezioni.
Il 2025 si sta rivelando un anno di cambiamenti significativi per i pensionati italiani, con una maggiore chiarezza sulle date di pagamento e un processo di rivalutazione che apporterà aumenti per una buona parte dei beneficiari.